Quali sono gli adesivi da utilizzare per le etichette compostabili?
Succede con un etichettificio poco esperto: la tua richiesta di un’etichetta compostabile viene esaudita proponendoti l’utilizzo di una carta certificata, magari una carta Termica Compost FSC, quindi un prodotto essenzialmente idoneo a rispettare le tue esigenze. Ma non ti viene data un’informazione essenziale, vale a dire quale tipo di adesivo verrà utilizzato su quell’etichetta. E questo potrebbe crearti non pochi problemi.
La scelta dell’adesivo, infatti, è ad oggi la parte più complessa della realizzazione di un’etichetta compostabile.
Cosa significa compostabile
La semplice definizione di questo termine ti fa già capire che ci troviamo di fronte a qualcosa di complesso. Un prodotto per essere considerato compostabile deve infatti possedere delle caratteristiche ben precise, la prima delle quali è che entro 6 mesi deve essere in grado di biodegradarsi almeno per il 90%, mentre già entro 3 mesi deve essersi ridotto per almeno il 90% in frammenti di meno di 2 mm.
Inoltre deve avere una concentrazione massima molto ridotta di determinati elementi chimici, rispettare un valore di pH massimo prestabilito e non avere effetti negativi sul processo di compostaggio. Che è a sua volta un processo che avviene in un impianto industriale secondo procedure precise, quindi “compostabile” non significa che può essere abbandonato nell’ambiente ma che deve essere conferito nella raccolta del compost, prima domestica e poi in base alle regole definite dal comune in cui ci si trova.
Tutti i materiali per essere considerati compostabili devono disporre di una specifica certificazione, vale a dire la norma tecnica EN 13432, armonizzata a livello europeo.
Quali sono gli adesivi compostabili più diffusi
Le etichette compostabili sono quindi realizzabili sia in carta certificata FSC che in particolari film derivanti da polpe vegetali. Ne sono un esempio il PLA e il Natureflex: il primo si ricava dal mais, mentre il secondo deriva dalla polpa di legno proveniente da piantagioni gestite in modo etico. Entrambi devono essere stampati con appositi inchiostri e possono essere in versione bianca o trasparente.
Gli adesivi più diffusi per questo tipo di etichette sono realizzati, appunto, con materiali che rispettano tutte le regole che abbiamo visto nel paragrafo precedente.
Tra questi ci sono gli adesivi a base d’acqua e di amidi vegetali: sono detti anche colle vegetali, e contengono ad esempio amido di grano o di mais, caseina, glucosio, fecola di patate, resina di gomma, gelatina o colla di metilcellulosa.
Esistono però anche adesivi a base acrilica che sono completamente compostabili. Ogni adesivo deve essere combinato con un frontale specifico per assicurare il rispetto delle norme sulla compostabilità.
Come scegliere l’adesivo compostabile giusto
Innanzitutto, devi fare grande attenzione a come deve essere utilizzata la tua etichetta. Infatti è possibile che alcune materie prime vegetali non siano adatte per l’applicazione industriale degli adesivi, quindi se le tue etichette non vengono applicate manualmente potresti non poter ricorrere alle soluzioni a base d’acqua e materie biologiche. Al contrario, le emulsioni acriliche certificate compostabili sono adatte anche per l’applicazione automatica ad alta velocità, oltre che per il contatto con gli alimenti.
Poi devi esaminare con molta attenzione la superficie su cui deve aderire l’etichetta, in quanto ci sono casi in cui non è possibile utilizzare un adesivo compostabile perché questo tipo di materiale non assicura le performance di adesione necessarie.
Come si agisce in queste situazioni? Non perdere le speranze: è sempre possibile trovare una soluzione alternativa che renda comunque più green le tue etichette e il tuo packaging! Ad esempio, se l’etichetta può essere rimossa prima del compostaggio dell’intero packaging o se deve essere applicata su imballaggi riutilizzabili, gli adesivi rimovibili possono essere una scelta adeguata. Questi adesivi vengono progettati in modo tale da lasciare il minor residuo possibile sul materiale sottostante, rendendo la loro rimozione più semplice e veloce rispetto a un adesivo normale e senza compromettere la compostabilità di altri elementi dell’imballo.
La realizzazione di un’etichetta compostabile al 100% richiede una conoscenza approfondita di tutti gli elementi che la compongono e anche delle performance che le sono richieste. È importante essere preparati al fatto che l’etichetta compostabile che rispetta tutte le tue necessità potrebbe anche non esistere, ma rivolgendoti a un esperto sarai in grado di avere la soluzione giusta per non rinunciare alle performance di cui hai bisogno e per ridurre allo stesso tempo l’impatto ambientale delle tue confezioni.
Un altro dato importante che devi ricordare: un’etichetta davvero compostabile, ad oggi, avrà sempre un look&feel molto minimal, perché l’eccesso di trattamenti come verniciature o colorazioni ne comprometterebbe la compostabilità. Quindi diffida dei fornitori che ti dicono che tutto è possibile, e affidati a chi sa indicarti quello che dicono le normative e come questo si traduce nella produzione delle tue etichette.
Se cerchi un partner che sappia realizzare per te una soluzione davvero compostabile nel rispetto completo delle normative, noi di Vico Etichette possiamo aiutarti. Siamo un laboratorio artigiano dell’etichetta in grado di trovare la risposta alle tue esigenze grazie all’esperienza e alla continua ricerca del nostro Green Label Lab. Possiamo sempre trovare una soluzione più green per assicurarti le performance di cui hai bisogno.
Chiamaci e studieremo l’etichetta che fa per te!
Fabrizio Bonaccorso CEO