Packaging alimentare: tra normative, materiali e design
Il settore alimentare è sottoposto a normative che cambiano costantemente, per tutti gli operatori della filiera.
Le domande che attanagliano i produttori di etichette sono sempre le solite: cosa prevede la normativa europea e nazionale sull’etichettatura? Cosa deve contenere l’etichetta per il settore alimentare? Quali sono le novità per il 2021?
L’etichettatura dei prodotti alimentari è diventata per le aziende del settore un’attività sempre più critica. I consumatori sono sempre più interessati alle informazioni indicate in etichetta, dal punto di vista nutrizionale, ambientale e salutistico.
Negli ultimi anni, inoltre, sono state introdotte sempre più novità a livello normativo e, attualmente, presentare un’etichetta significa aver studiato normative e soluzioni adeguate ad accontentare sia le richieste di mercato (quindi del consumatore), sia il produttore che desidera vendere.
Dopotutto, l’etichetta è un fattore molto importante nella guida all’acquisto: riporta una serie di informazioni, obbligatorie per legge importanti per tutelare la salute e per avere parametri di valutazione uniformi.
In più, sempre più spesso, i produttori utilizzano informazioni volontarie, per avere un impatto sul consumatore ai fini della scelta del prodotto e prestano particolarmente attenzione al design.
Packaging diretto e indiretto
Ponendo attenzione in particolar modo alla normativa, bisogna innanzitutto distinguere tra le etichette che vanno a diretto contatto con il cibo e quelle che vengono a contatto solamente con il packaging.
Nel primo caso, è importante sapere che non esiste un tipo di materiale, ma ci sono infinite variabili.
Infatti, esistono:
- materiali con collanti e vernici a bassa migrazione, adatti al contatto diretto con gli alimenti, come la frutta e la verdure;
- cartoncini certificati, adatti al contatto diretto con le carni (come quelli inseriti direttamente nella carne macinata);
- adesivi creati appositamente per essere attaccati sul cellophane che ricopre le carni(non è sufficiente ricoprire il cibo per poter usare qualsiasi tipo di etichetta);
- applicazioni totalmente personalizzate.
Per le etichette a contatto con il packaging, invece, essendo il cibo un materiale deperibile, non è necessario che l’etichetta abbia una lunga durata. Le etichette termiche possono rappresentare un’ottima soluzione.
Per quanto riguarda le etichette predisposte per il congelamento, esse possono essere applicate in modo vario, sia direttamente sugli alimenti, sia sul packaging.
Normativa per l’etichettatura degli alimenti
Secondo l’art. 2 del Regolamento UE 1196/2011: L’etichettatura è “qualunque menzione, indicazione, marchio di fabbrica o commerciale, immagine o simbolo che si riferisce a un alimento e che figura su qualunque imballaggio, documento, avviso, etichetta, nastro o fascetta che accompagna o si riferisce a tale alimento”.
Le norme principali da considerare per l’etichettatura degli alimenti sono 2 a livello europeo e 1 a livello nazionale:
- Regolamento UE 1169/2011 – riguarda le informazioni sugli alimenti che i prodotti pre-imballati, confezionati, sfusi o preincartati devono indicare al consumatore finale.
- Regolamento UE 775/2018 – indica le modalità di applicazione del Regolamento appena descritto, con riferimento alle norme sull’indicazione del paese di origine o del luogo di provenienza dell’ingrediente primario di un alimento.
- D.Lgs. 231/2017 – disciplina le sanzioni previste nei casi di violazione del Regolamento UE.
Ogni normativa, possiede delle sottocategorie che meglio specificano e delucidano le modalità di produzione di un etichetta, con riferimento specifico all’utilizzo (un’etichetta a contatto con la carne, sarà diversa da un’etichetta che deve essere apposta su una bottiglia d’olio).
Settore alimentare: dal produttore al consumatore
Oltre alla stringente normativa, quando si produce un’etichetta per il settore alimentare, bisogna tener conto che il prodotto deve essere venduto. Ecco perché l’attenzione al design diventa di vitale importanza nella distinzione tra un cibo e l’altro, accostati vicini sugli scaffali.
Soltanto un etichettificio competente saprà trovare il giusto connubio tra design e praticità di utilizzo. Inoltre, le notizie extra che si decide di mettere sull’etichetta, hanno un valore aggiunto agli occhi dei consumatori, che sono piuttosto attenti a ciò che acquistano, soprattutto dopo il Covid-19. Infatti, i dati più recenti dimostrano proprio che i consumatori preferiscono acquistare prodotti di qualità, che rispettano le norme ambientali.
Per questo, nella scelta di un etichettificio, devi rivolgerti a coloro che non solo conoscono le norme, ma sanno come applicarle e come trovare la soluzione giusta per la tua etichetta alimentare, come Vico Etichette.
In quanto esperti del settore, noi realizziamo etichette specifiche per ogni tipo di richiesta.
Infatti, Vico Etichette è un Laboratorio dell’etichetta: la nostra sfida è trovare la perfetta combinazione di materiali per darti etichette efficienti su qualsiasi supporto, magari che siano anche completamente green.
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Fabrizio Bonaccorso CEO