Rotoli di etichette: non una cosa scontata come credi.
Forse non lo sai, ma quando ordini un nuovo rotolo di etichette per i tuoi prodotti è fondamentale sapere e avere bene in mente quali sono le principali parti che lo compongono.
Questo perché così non si corre il rischio di richiedere una partita di merce che poi risulta completamente sbagliata e inutile.
Un’etichetta è composta principalmente da tre parti:
- frontale: dove vengono stampate le informazioni
- una parte adesiva
- una parte siliconata: dove vengono applicate le etichette per poi essere rimosse
E il rotolo, da che cosa è composto?
Per quanto riguarda il rotolo, invece, i fattori da tenere in considerazione sono l’anima interna e il diametro esterno.
Conoscere nel dettaglio tutte le loro proprietà, le terminologie e quali sono le principali caratteristiche e i materiali utilizzati diventa quindi fondamentale per avere un prodotto finito di qualità eccellente.
Ma ora, analizziamoli uno ad uno.
Il frontale o facestock
Prima di tutto, bisogna partire dall’etichetta stessa.
Il frontale è la parte che corrisponde allo strato superficiale dell’etichetta, dove le informazioni vengono stampate per poi essere decodificate.
Essa può essere composta da diversi materiali con una possibilità di scelta vastissima. Tuttavia le caratteristiche di questi devono essere ben scelte e decise sulla base di come e dove dovrà aderire l’etichetta, anche in funzione della tecnologia di stampa e della sua applicazione.
Tra i materiali utilizzati più frequentemente c’è la carta (termica o a trasferimento termico), scelta indicata per ambienti interni dove non è soggetta ad agenti atmosferici o chimici che la possono danneggiare.
In secondo luogo, ci sono i materiali sintetici come PVC e poliestere, più adatti a situazioni climatiche avverse (umidità, esposizione al sole e ai raggi UV…)
La parte adesiva e siliconata
Anche la tipologia di adesivo può essere dei più svariati tipi. Può essere resistente al caldo e al freddo, riposizionabile oppure permanente/rimovibile.
La parte adesiva può essere condizionata da diversi elementi:
- Temperatura (caldo o freddo)
- Umidità
- Superficie di applicazione (liscia, ruvida, porosa, irregolare, legno, carta etc…)
- Durata del ciclo di utilizzo dell’etichetta
Le etichette, prima di essere applicate sul prodotto di destinazione, devono essere fustellate e spellicolate dal liner del rotolo. La parte in questione viene detta siliconata e anche questa deve essere lavorata in modo da permettere con facilità di staccarle dal supporto.
L’anima interna e il diametro esterno del rotolo
L’anima corrisponde molto semplicemente al diametro interno del tubo in cui sono avvolte le etichette.
Potrebbe sembrare un’informazione irrisoria, ma in realtà conoscere questo aspetto è di rilevante importanza in quanto sbagliarlo potrebbe costringerti a buttare via l’intero ordine.
Il diametro interno varia solitamente tra i 25 e i 76 millimetri e dipende fortemente dalla macchina su cui verrà montato.
Ogni stampante infatti necessita di rotoli con una misura specifica e diventa quindi un requisito essenziale da considerare fin da subito.
Sempre nell’ottica di un corretto alloggiamento all’interno dell’etichettatrice vi è il diametro esterno del rotolo, che tendenzialmente coincide con quello della siliconata.
Quando fai un ordine tieni in considerazione queste caratteristiche?
Sapere di quali parti si compone un rotolo di etichette risulta vitale se vuoi risparmiare soldi ed evitare di sprecare materiali.
Noi di Vico Etichette diamo sempre molta importanza a tutti gli aspetti della produzione.
Inoltre, abbiamo sviluppato Label Lab®, un metodo unico di produzione di etichette industriali personalizzate e studiate per essere efficaci per qualsiasi loro utilizzo.
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