Il packaging nell’era della rigenerazione
Si sente sempre più spesso parlare di economia circolare. Tuttavia, il post pandemia ha portato a galla anche un altro termine: rigenerazione.
Infatti, di pari passo col nuovo concetto di business, si è sviluppato il concetto di economia rigenerativa. La nozione alla base è semplice: ridurre gli impatti negativi degli esseri umani non è più sufficiente; l’obiettivo ora è avere il maggior numero possibile di impatti positivi.
Lo scopo è quello di dare una mano all’ambiente a rigenerare le sue risorse, senza sfruttare ulteriormente il pianeta.
In questo contesto, è abbastanza chiaro quale sia il ruolo dell’economia circolare. Basti pensare che, secondo l’OCSE, la classe media mondiale rappresenta ora 1,7 miliardi di persone. Il consumo di risorse di questa popolazione corrisponde all’equivalente di 1,7 pianeti Terra.
Dunque, gli ecosistemi sono così sovra sfruttati, che il giorno dell’esaurimento delle risorse globali (Overshoot Days) si avvicina di anno in anno.
Inutile soffermarsi ulteriormente sull’osservazione: che piaccia o meno la situazione è allarmante e l’inversione di tendenza non è solo moralmente auspicabile, è necessaria.
Tuttavia, l’economia rigenerativa, unitamente all’economia circolare, offre un’ottima soluzione per vivere in un mondo con risorse sufficienti a tutte le specie viventi.
In quest’ottica, ridurre l’impatto del packaging, utilizzato in ogni settore del business, è fondamentale. Dunque, le aziende come possono applicare i principi di un’economia circolare e rigenerativa?
Parole come carbonio, inquinamento, emissioni, transizione energetica sono oramai entrate nell’immaginario collettivo di tutti i consumatori, che infatti negli ultimi anni puntano su prodotti ecosostenibili, ma economici.
In pratica, i consumatori stanno sfidando i marchi a creare offerte che soddisfino i duellanti desideri di convenienza e sostenibilità. In primis, dunque, bisogna utilizzare packaging e label ecosostenibili.
Dopotutto, i dettami dell’economia circolare si basano proprio su una tendenza dinamica positiva e rigenerativa.
I 4 principi operativi dell’economia circolare e rigenerativa
Quali sono le azioni necessarie che aiutano i rivenditori a passare un’economia rigenerativa?
Innanzitutto, in un’economia rigenerativa, rivenditori, produttori, fornitori, marchi e consumatori si assumeranno la responsabilità e la proprietà della necessità collettiva di un futuro più sostenibile. Dunque:
- L’economia rigenerativa promuove la misura, piuttosto che l’abbondanza.
L’uso delle risorse deve essere il più sobrio possibile, ovvero bisogna considerare a priori alla fine vita del prodotto. Per essere realmente rigenerativi, bisogna ridurre al massimo il rifiuto finale, pensando al suo riutilizzo, piuttosto che al suo compostaggio.
Packaging e etichette devono essere necessariamente riutilizzabili e recuperabili. Quindi via a vecchi e nuovi materiali performanti ed ecosostenibili. Il riutilizzo dei prodotti, vince sul riciclaggio. È questo il nocciolo della questione, è questa l’economia circolare.
- L’economia rigenerativa può funzionare senza estrarre nuovi materiali.
L’uso accordo delle risorse fa sì che questa economia tenda all’assenza di estrazione. L’estrazione di materie prime (petrolio, minerali, metalli in particolare) è oggi responsabile di oltre la metà delle emissioni di gas serra e dell’80% delle perdite di biodiversità.
Per questo diventa fondamentale dimenticare le risorse vergini e utilizzare materiali che sono performati allo stesso modo (come PET e HDPE). A questo scopo, è di vitale importanza chiedere consiglio a partener esperti, come ad esempio Vico Etichette, che sappiano gestire i materiali opportuni, gestendo diverse esigenze di sostenibilità.
- L’economia rigenerativa è un’economia locale che promuove l’interazione tra gli attori.
L’economia rigenerativa migliora la resilienza di un territorio. Infatti, più un territorio sarà dinamico con soluzioni locali di offerta e valutazione, maggiore sarà il know-how disponibile e maggiore sarà la capacità di rispondere agli shock.
- L’economia rigenerativa porta alla cooperazione piuttosto che alla concorrenza.
La cooperazione tra brand e fornitori promuove un’intelligenza collettiva orizzontale, in cui ciascuno è considerato nel suo vero valore.
Infine, la combinazione di materiali e soluzioni digitali svolge un ruolo fondamentale nella costruzione di un’economia rigenerativa. Ciò significa recuperare e riciclare i materiali a un ritmo più veloce di quello attuale e creare soluzioni più ecologiche per l’imballaggio.
E significa non solo promettere di preservare il pianeta, ma anche contribuire in modo proattivo a rendere il mondo naturale un posto migliore per tutti i suoi abitanti.
Per ottenere un’etichetta e un packaging che rispetti davvero l’ambiente, affidati a partner che cercano la soluzione più idonea a realizzare etichette realmente riutilizzabili e in pieno accordo con i principi dell’economia circolare e rigenerativa.
Per questo Vico Etichette ha creato il programma Green LABEL LAB®: un sistema unico sul mercato che consente di trovare sempre la soluzione ideale, anche per le esigenze di sostenibilità più particolari.
Attraverso lo studio del prodotto e dopo una consulenza specializzata, Green Label Lab reperirà i materiali giusti per il progetto e realizzerà l’etichetta perfetta per il tuo prodotto.
Tu che valore dai al tuo prodotto? Noi di Vico Etichette sapremo creare l’etichetta perfetta, per raccontare la tua storia e conquistare il consumatore.
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Fabrizio Bonaccorso CEO