plastica nel packaging

PP, PE o PET? Ecco cosa cambia su packaging ed etichette

Sono tutti materiali plastici che vengono utilizzati nel settore del packaging e delle etichette, ma ognuno di loro ha le sue caratteristiche e quindi potrebbe o meno fare al caso tuo: siamo parlando di polipropilene, polietilene, polietilene tereftalato, che sicuramente conosci meglio come PP, PE e PET.

Le applicazioni di questi materiali sono molteplici e interessano tutti i settori produttivi. Per quanto riguarda le etichette, sono particolarmente indicati per i casi in cui viene richiesta resistenza abbinata a versatilità, perché possono resistere a diversi tipi di sollecitazioni e assicurano un’ampia gamma di personalizzazioni.

Polipropilene, polietilene, polietilene tereftalato: quale dovresti scegliere per le tue etichette e il tuo packaging? Vediamo assieme le caratteristiche di ogni materiale per orientarti meglio nella scelta.

Il polipropilene: un materiale da Nobel

Sono stati due premi Nobel per la chimica a “inventare” questo materiale dall’aspetto lucido e liscio al tatto, ma allo stesso tempo molto resistente alle sollecitazioni meccaniche come i graffi e anche all’umidità e al contatto con il grasso o l’olio.

Il polipropilene o PP è adatto alle etichette che devono essere stampate con colori brillanti, come quelle per il settore cosmetico, e nella sua versione trasparente può donare alla confezione quel “no label look” che consente di vedere il colore e la consistenza del prodotto attraverso il packaging. Viene generalmente abbinato ad adesivi acrilici, e può essere utilizzato anche per la produzione di contenitori rigidi o flessibili.

Nonostante sia un polimero plastico, il PP non è forzatamente “non green”: se un’etichetta in polipropilene viene applicata su un contenitore dello stesso materiale, ad esempio, è possibile smaltire tutto il packaging in un’unica soluzione, senza doversi preoccupare di separare etichetta e contenitore. Una soluzione più eco-friendly di altre che a prima vista sembrano più amiche dell’ambiente, come ad esempio un contenitore in carta compostabile che deve essere separato da un’etichetta stampata con un inchiostro inadatto al compost.

Il polietilene: massima flessibilità

Questo polimero è diffusissimo, sia nella sua versione ad alta densità (HDPE) che in quella a bassa densità (LDPE), ed è ampiamente utilizzato in una varietà di applicazioni per il packaging, inclusi sacchetti, film, bottiglie, contenitori e tubi.

La principale differenza tra PP e PE è che il polietilene ha una migliore adattabilità alle superfici curve, quindi le etichette in PE sono adatte per barattoli e contenitori anche di piccola dimensione perché aderiscono completamente alla superficie senza staccarsi. Anche questo materiale può essere realizzato in versione trasparente e personalizzato con una stampa di testi colorati o in rilievo, e può essere utilizzato per la creazione di pack monomateriale, in cui etichetta e confezione sono entrambe in PE e possono essere smaltite assieme. 

Il polietilene tereftalato: forte e durevole

Viene utilizzato per il packaging o le etichette dei settori che richiedono performance particolarmente elevate: la caratteristica principale del PET, infatti, è la sua elevata resistenza a diversi tipi di sollecitazioni. Le bottiglie trasparenti in PET sono utilizzate da sempre in moltissime applicazioni diverse.

Il PET inoltre è anche disponibile in versione 100% riciclabile, a patto di essere accoppiato a etichette facilmente removibili e di non essere trattato con inchiostri o colori aggressivi. Anche il PET opaco, purtroppo, potrebbe non essere riciclabile, perché a volte viene realizzato con degli strati che lo rendono incompatibile con il riciclo.

Quando si vuole realizzare un’etichetta o un pack, la scelta tra PP, PE e PET dipende ovviamente dalle specifiche esigenze dell’applicazione. Ad esempio, se è necessaria una buona resistenza chimica e termica, il PP potrebbe essere preferibile. Se la trasparenza è essenziale, il PET potrebbe essere la scelta giusta. Il PE, a seconda della densità, offre invece un’ampia flessibilità.

È possibile realizzare soluzioni di etichettatura green anche con i polimeri plastici? Certo, ma è anche molto facile commettere errori che compromettono irrimediabilmente la riciclabilità delle etichette e dei pack su cui sono applicate. Per questo è essenziale conoscere a fondo i materiali, le loro performance e tutto quello che si deve evitare di fare per preservare la loro riciclabilità.

Solo un partner esperto, che lavora con le soluzioni green da anni e che conosce a fondo il mondo del packaging e delle etichette può assicurarti di non fare un passo falso. Vico Etichette è quel partner: abbiamo una solida esperienza nella progettazione e nella realizzazione di etichette green, che creiamo con un approccio da laboratorio artigiano, fatto di studio e massima personalizzazione.

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Fabrizio BonaccorsoFabrizio Bonaccorso CEO

etichette eco-friendly

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