Osservatorio Immagino: cosa vogliono leggere gli italiani sulle etichette?

Il primo impegno per la sostenibilità che le aziende si prendono è quello di garantire la riciclabilità delle proprie confezioni. A dirlo sono i dati riportati sulla dodicesima edizione l’Osservatorio Immagino, l’iniziativa di GS1 Italy che racconta e interpreta i consumi degli italiani attraverso l’analisi delle etichette di quasi 130mila prodotti di consumo.

La sostenibilità è un trend in continua crescita sul mercato italiano, e i consumatori che si interessano a questo valore sono sempre di più.

Incrociando le informazioni riportate sulle etichette con le rilevazioni NielsenIQ sul venduto e consumo, l’Osservatorio Immagino si propone di dare ogni sei mesi delle indicazioni sulle scelte che compiono i consumatori italiani in modo da permettere alle aziende di soddisfare al meglio le esigenze dei potenziali acquirenti.

In pratica, l’attività dell’Osservatorio Immagino si basa su un principio cardine: sapere quali sono i prodotti in grado di farsi scegliere dagli scaffali dei negozi ci dice quali sono le tematiche a cui i clienti sono più sensibili e cosa vogliono leggere sulle etichette delle confezioni per convincersi a metterle nel carrello. Come dice la stessa introduzione del documento, “l’Osservatorio Immagino aiuta a tenere sotto costante controllo la dinamica dei comportamenti del consumatore e a identificare i nuovi trend di consumo e di offerta soggetti a veloci cambiamenti nel tempo”.

La sostenibilità nel post-pandemia

Se nel 2020 e nel 2021 i consumatori avevano centrato la loro attenzione su temi come salute e sicurezza, nel 2022 la sostenibilità ambientale è tornata ad essere un argomento particolarmente importante per il pubblico.

Il paniere dei prodotti che riportano sulla loro etichetta delle indicazioni relative alla sostenibilità è arrivato a generare oltre un terzo del giro d’affari totale dei supermercati che rientrano nell’analisi dell’Osservatorio Immagino!

Cosa significa sostenibilità per il consumatore? Non è un concetto che si riferisce solo al prodotto acquistato, ma anche alla sua confezione. E all’impegno dell’azienda per ridurre il proprio impatto ambientale agendo su più aree d’intervento, lungo tutta la filiera.

Più prodotti sostenibili, ma anche vendite maggiori

Sono sempre di più le aziende che producono e commercializzano dei prodotti sostenibili, e soprattutto che comunicano sulle loro etichette questa scelta. A giugno 2022, l’aumento dell’offerta è stato del +12,2% e le vendite sono salite del +3,4%, per un totale di quasi 14 miliardi di euro.

Tra i 130mila prodotti presenti nel paniere Immagino, ben 34mila presentavano in etichetta un riferimento alla sostenibilità.

La riciclabilità del packaging spinge all’acquisto!

Le persone danno un’attenzione sempre maggiore alla gestione sostenibile delle risorse, complici sia le normative più restrittive per la raccolta differenziata che una coscienza maggiore dell’impatto che gli imballaggi possono avere sull’ambiente.

L’impegno delle aziende a garantire la riciclabilità delle loro confezioni è l’argomento relativo alla sostenibilità più comunicato su packaging ed etichette: ben 4.299 prodotti del paniere Immagino riportavano la parola “riciclabile” in etichetta e hanno generato oltre 3,2 miliardi di euro di vendite, segnando un +11,7% rispetto all’anno precedente. Accanto a questi, 3.618 prodotti che riportavano invece la definizione “con materiale riciclato” hanno visto crescere le vendite del 15,2%, superando i 2 miliardi di euro.

In entrambi i casi è stato determinante l’aumento dell’offerta, che è salito rispettivamente del +17,9% e del +26,6%.

Se nel 2021 il 62,5% dei prodotti del paniere Immagino non riportava informazioni sulla riciclabilità del packaging, nel 2022 questo dato è sceso al 59,8%. Le referenze che comunicano in etichetta la riciclabilità delle confezioni sono salite al 40,2% dell’intero paniere.

Due prodotti su cinque danno quindi delle indicazioni che possono aiutare i consumatori a smaltire correttamente il packaging, identificandolo come: riciclabile, largamente riciclabile, parzialmente riciclabile, riciclabile in base al Comune o non riciclabile.

Ecco altri dati interessanti:

  • I packaging con in etichetta l’indicazione “meno plastica” sono aumentati del 19,4% e hanno registrato un +9,0% per il loro giro d’affari, con 625 prodotti venduti e vendite che superano quota 1,2 miliardi di euro
  • I packaging con in etichetta l’indicazione “riduzione delle emissioni di CO2” hanno registrato un +11,9% per il loro giro d’affari, arrivando a quota 410 milioni di euro di vendite
  • I packaging con in etichetta l’indicazione “biodegradabile” hanno registrato un +15,8% per il loro giro d’affari, arrivando a quota 222 milioni di euro di vendite
  • I packaging con in etichetta l’indicazione “compostabile” hanno registrato un +10,7% per il loro giro d’affari, con un’offerta in aumento del +25,2%. Anche la certificazione OK-Compost ha fatto crescere in un anno il suo giro d’affari del 32,9% e la sua offerta del +44,2%

In breve, dalla ricerca dell’Osservatorio Immagino 2022 emerge che i consumatori vogliono leggere sull’etichetta dei prodotti che acquistano delle indicazioni relative alla sostenibilità del loro packaging, e che ci sono sempre più indicazioni diverse che vengono riportate dalle aziende e che attirano l’attenzione dei potenziali acquirenti.

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Fabrizio BonaccorsoFabrizio Bonaccorso CEO

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