Materie prime riciclate vs materie prime vergini: cosa scegliere
Lo sfruttamento delle risorse naturali della terra ha causato numerosi problemi all’ambiente, mettendo in ginocchio l’ecosistema in cui viviamo.
La crescita esponenziale dei rifiuti, infatti, ha creato una situazione non più tollerabile. Addirittura, come estremo paradosso, l’industria del riciclo non riesce nemmeno ad assorbire tutti i rifiuti prodotti per trasformali in nuove materie prime.
Inoltre, il dibattito è ancora particolarmente indietro: nonostante le materie prime vergini scarseggino, l’acquisto della materia prima riciclata non sempre è considerata un affare economico vantaggioso.
Ancora oggi, infatti, la materia prima riciclata è vista come un sottoprodotto delle materie prime vergini, una sorta di materiale usato di minor qualità, che però costa di più.
Ovviamente, tutto si riduce a una mera questione economica. Per questo è bene sfatare molti miti, per proporre alternative produttive green, che incentivano i business dei brand più all’avanguardia.
Le materie prime riciclate devono costare più di quelle vergini
Utilizzare prodotti riciclati è diventata un’esigenza necessaria: i rifiuti prodotti dalla società sono eccessivi, non possono più essere assorbiti. Dunque vanno riutilizzati per un nuovo ciclo vita: il riciclo e l’utilizzo di materie prime riciclate aiuta a risolvere il problema dei rifiuti.
Tuttavia, anche mettendo da parte l’etica, le motivazioni per scegliere materie prime riciclate, anziché vergini sono molte:
- La materia prima riciclata, salvo alcuni settori specifici, può essere impiegata normalmente come le materia prima vergine, sia per caratteristiche tecniche che estetiche. Quindi non è affatto vero che le proprietà del riciclato valgono meno del vergine.
- A fronte di una crescita dei rifiuti non riciclati, che oggi è mediamente arrivata nel mondo a sfiorare l’85-90% dei rifiuti plastici prodotti, il settore del riciclo soffre di mancanza di molte tipologie di materie da lavorare, soprattutto plastiche, in quanto il sistema della raccolta-riciclo-produzione di materia prima in molti paesi è scollegato o non funziona come dovrebbe.
- Le politiche governative di sostegno economico a settori, che nel passato venivano considerati strategici, come quello dell’estrazione e raffinazione delle fonti energetiche fossili, sono completamente fuori tempo e verranno eliminati nel breve futuro a favore di incentivi che premino il rispetto dell’economia circolare.
- Produrre materia prima riciclata significa non utilizzare risorse naturali, ridurre l’impronta carbonica, evitare l’inquinamento dei mari, del terreno e dell’aria. Inoltre preserva la salute dell’uomo, dato che è stato dimostrato come la catena alimentare è influenzata negativamente da questo problema. Cioè mangiamo ciò che buttiamo.
- Il prezzo dei polimeri riciclati può e dovrebbe costare più di quella vergine per motivi tecnici e per motivi etici. Tra quelli tecnici consideriamo che si deve investire molto di più sulla filiera della raccolta differenziata per aumentare l’input disponibile, che la selezione e trattamento meccanico dei rifiuti ha un costo elevato, che si ripercuote sul costo del polimero, che il settore subisce la concorrenza dei produttori di materie prime vergini in termini di prezzo e quindi i margini del settore, che compiono anche un’opera sociale, sono molto bassi se non negativi. I motivi etici riguardano i concetti della “green economy” in cui valgono le regole delle 4 R: riuso, riciclo, risparmio e recupero. Meglio utilizzare materie prime che derivano dalla filiera del riciclo che materie prime vergini.
- Bisogna considerare un costo dell’educazione civica della popolazione sulla gestione dei rifiuti e le conseguenze delle azioni umane di gettarli nei fiumi. Educare le persone a un approccio culturale corretto sull’ambientale è un tassello finanziario necessario, da conteggiare nel costo delle materie prime riciclate, un’azione che porterà ad un mondo più pulito, a ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali, per la produzione di polimeri vergini e ad una disponibilità maggiore di materie prima da riciclare, oggi assai carente sui mercati internazionali.
Insomma, prediligere per i propri imballaggi materie prime riciclate apporta numerosi vantaggi. Inoltre, bisogna considerare che presto l’Europa bandirà numerosi incentivi per fare affidamento esclusivamente su materie prime riciclate per i propri prodotti.
Scegliendo materie prime riciclate per etichette e imballaggi, infatti, è possibile:
- contribuire a mitigare il problema dei rifiuti, dando una nuova vita agli scarti misti di bassa qualità, altrimenti destinati all’incenerimento o alla discarica;
- ottenere i certificati di qualità obbligatori secondo i D.lgs. italiani ed europei;
- guadagnare prestigio, visibilità e fiducia del consumatore, sempre più orientato a un’economia domestica ecosostenibile, con un Brand realmente Green.
La rivoluzione Green inizia da te
È impossibile pensare di vivere nel mondo di oggi senza gli imballaggi: proprio per questo è importantissimo pensarli come una risorsa e non come un semplice mezzo che si trasforma velocemente in rifiuto.
L’etichetta spesso è una parte integrante del packaging e sta a noi decidere se farla diventare un elemento che aggiunge complessità allo smaltimento del pack oppure un prodotto sostenibile e portatore di valori green.
Vico Etichette è da sempre attento alla sostenibilità dei suoi prodotti. Per questo ha creato il programma Green Label Lab, un sistema unico sul mercato per trovare la soluzione ideale anche alle esigenze ecosostenibili più particolari. In Vico Etichette, ci dedichiamo ogni giorno a progetti che rendano il packaging sostenibile a partire proprio dalla nostra specialità, le etichette.
Il nostro approccio è quello di un laboratorio artigianale, quindi massima attenzione per i dettagli e grandissima passione per tutto quello che facciamo: è così che siamo stati in grado di accompagnare già molte aziende nostre partner verso la strada della sostenibilità.
Anche tu vorresti rendere più green le tue etichette ma non sai da dove cominciare? Chiamaci e scopri cosa possiamo fare per te!
Fabrizio Bonaccorso CEO