Le etichette della moda spesso dicono bugie!
Il Sustainability Report 2023 di NielsenIQ è molto chiaro in merito: oggi circa l’86% delle famiglie sceglie diversi beni di largo consumo perché vengono definiti sostenibili sui loro packaging. Facile quindi comprendere come mai siano diverse le aziende che abusano della terminologia “green” per vendere di più, senza però intervenire direttamente per rendere davvero più ecologici i loro prodotti.
E c’è un settore in particolare nel quale questa tendenza sembra essere molto forte: quello della moda.
Le parole sulle etichette sono importanti
Recentemente, una ricerca condotta dalla Commissione Europea ha messo in luce un dato preoccupante. Pare infatti che il 53,3% delle affermazioni ambientali riportate sulle confezioni dei prodotti venduti nei Paesi dell’UE sia piuttosto vago, con il risultato di essere fuorviante. Ma c’è di peggio: il 40% delle indicazioni relative al tema del “green” e della sostenibilità pare non essere comprovata. In pratica, sono tantissime le aziende che scrivono sulle loro etichette delle parole che richiamano un presunto orientamento green di prodotti ma che in realtà non sono verdi per niente.
Nel mondo della moda in particolare è facilissimo imbattersi in diciture come eco, bio, organico, sostenibile o addirittura cosciente e impegnato per definire il capo su cui sono apposte. Purtroppo però queste parole lasciano il tempo che trovano se non sono confermate da dati concreti che indichino a cosa si riferiscono.
Secondo il Changing Markets Foundation, le etichette green false o ingannevoli sono addirittura il 59% di tutte quelle presenti sui prodotti della moda.
Perché le etichette nella moda dicono bugie sulla sostenibilità
I motivi che portano le case di moda ad essere quantomeno nebulose relativamente al proprio impegno per la sostenibilità sono essenzialmente due: il fatto che i consumatori orientino sempre più le loro scelte verso prodotti sostenibili e il fatto che l’industria della moda ha ancora un impatto elevatissimo sull’ambiente, quindi in questo settore non si può dire apertamente molte cose o si rischia di perdere quote di mercato importanti.
Difficile, in questo particolare momento storico, ammettere che per produrre un jeans è possibile utilizzare anche 7000 litri d’acqua, e che la produzione e la logistica dei capi d’abbigliamento sicuramente ha un peso importante sulle emissioni di diversi Paesi del terzo mondo. L’industria della moda, infatti, produce tra l’8 e il 10% delle emissioni globali, cioè circa 4 o 5 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno.
Etichette fashion virtuose
Anche nel mondo della moda, fortunatamente, esistono esempi di impegno per la promozione della sostenibilità. E in due casi particolari questo impegno si esprime attraverso le etichette.
Il primo esempio è quello del marchio Ecolabel, istituito dall’Unione Europea con il Regolamento 880 dal 1992. Questo marchio garantisce che i prodotti o i servizi sui quali viene applicato rispettino precisi standard ecologici. Può essere applicato volontariamente dalle aziende che vogliono esprimere con trasparenza il fatto di essersi adoperate concretamente per la sostenibilità del proprio lavoro.
La prestazione ambientale viene valutata lungo tutto il ciclo di vita del prodotto tramite lo strumento del Life-Cycle Assessment (LCA) ed è garantita tramite una certificazione.
Un secondo esempio è quello del movimento Make the label count, che difende l’idea che l’etichettatura dei capi sia in grado di rivedere l’impatto ambientale dell’industria tessile dando ai consumatori le informazioni utili per rendere le loro scelte più consapevoli. Come ad esempio delle indicazioni relative alle componenti delle fibre dei capi (alcune derivano dal petrolio greggio) oppure all’impatto sociale della loro filiera.
Le persone oggi vogliono sempre più chiarezza e premiano le aziende trasparenti scegliendo di acquistare i loro prodotti. Ma vogliono anche essere certi di comprare prodotti e servizi a basso impatto ambientale, perché è sempre più chiaro a tutti che serve un impegno concreto per limitare il proprio peso sull’ambiente.
Per comunicare le informazioni (ovviamente veritiere e corrette!) che convincano le persone a scegliere i tuoi prodotti, l’etichetta è ovviamente fondamentale. A patto però che sia studiata per abbassare ulteriormente l’impatto ambientale del tuo packaging.
Le aziende che puntano sulla sostenibilità, qualunque sia il loro settore, sono in crescita. Non farti superare dalla concorrenza: noi di Vico Etichette con il nostro Green Label Lab siamo in grado di studiare la soluzione di etichettatura e packaging green che renderà più sostenibile il tuo lavoro. È quello che facciamo ogni giorno per tantissime aziende.
Anche tu vorresti rendere il tuo business più sostenibile? Contattaci senza impegno e parliamone!
Fabrizio Bonaccorso CEO