La guida 2020-2021 per il settore del packaging e dell’etichettatura: totale sostenibilità
La confezione è il principale elemento di connessione tra il consumatore, il prodotto e la marca. Ciò che gli esperti del packaging e dell’etichettatura desiderano di più è offrire soluzioni di imballaggio belle, pratiche ma soprattutto sicure.
In termini di materiali, di grafica e di rispetto ambientale, le aziende hanno compiuto passi da gigante e i diversi paesi del mondo lavorano per offrire un packaging ed etichette sempre più resistenti ma in linea con le esigenze e i desideri della società odierna. Un fattore fondamentale è la sostenibilità, tema caldo del “Labels + Packaging Innovations Guide Europe 2020” della compagnia Avery Dennison.
Un packaging in costante evoluzione e innovazione
Il mondo delle etichette e del confezionamento è in continuo mutamento e propone idee e materiali sempre nuovi per accogliere i gusti di tutti i consumatori. Qualche mese fa è stata pubblicata la guida alle ultime tendenze per packaging ed etichette, la “Labels + Packaging Innovations Guide Europe 2020”.
Tra gli argomenti trattati, nuovi spunti creativi per le confezioni alimentari, come l’uso di materiali trasparenti ed etichette facilmente removibili, packaging variopinti per il settore dell’abbigliamento, materiali più resistenti per il campo sanitario e farmaceutico.
Ma la tematica al centro del report è stata la sostenibilità delle etichette e del packaging. In effetti, nelle Innovations Guide emerge che, con la crescente attenzione per l’ambiente, l’obiettivo cardine è realizzare intere confezioni che non abbiano un impatto negativo sull’ambiente, pur seguendo le ultime tendenze. Il claim della guida è “Siamo impegnati a rendere ogni prodotto che sviluppiamo più sostenibile del suo predecessore”.
L’aspirazione europea a etichette e confezioni sempre più green
Il settore del packaging europeo mira a produrre un packaging green in tutti i suoi aspetti, anche seguendo le direttive dettate dai governi a livello mondiale. Le imprese che puntano a ridurre l’inquinamento e producono imballaggi facili da smaltire o ricavati da materiali da riciclo possono ricevere incentivi, sia dal punto di vista sociale, sia economico. Inoltre l’Europa ha posto l’obiettivo zero emissioni entro il 2050 e tutti i paesi devono impegnarsi a raggiungerlo.
Già nel 2018 la Commissione Europea ha adottato nuove regole per identificare prodotti monouso in plastica e tentare di toglierli dal mercato. Le nuove direttive hanno stabilito la riduzione di contenitori per alimenti in plastica, pacchetti di plastica, involucri e contenitori per bevande e ha esaltato nuove progettazioni strutturali per i prodotti.
Le aziende sono tenute a contribuire alla sensibilizzazione, alla pulizia, alla raccolta e trattamento dei rifiuti. In più, esse sono chiamate ad adoperare tecnologie e materiali innovativi e di facile smaltimento. Motivo per cui negli anni, e pensando al 2021, la guida ha pensato a numerose nuove tendenze che potrebbero realmente contribuire a raggiungere gradualmente l’obiettivo sostenibilità fissato tra trent’anni.
La gerarchia del riciclo e la nuova vita degli imballaggi
Per creare imballaggi sostenibili è importante adottare strumenti di etichettatura, materiali riciclati o riciclabili, materie compostabili e biodegradabili, che possano entrare nel flusso di riciclaggio esistente. Le proposte emerse a favore della sostenibilità sono molteplici e si riassumono nella teoria di “Eco-design”. L’Eco-Design è un processo multidisciplinare che, dall’ideazione alla realizzazione, tenta di influire positivamente sulla catena del valore di un prodotto.
Per essere considerato “riciclabile” un prodotto deve essere raccolto, smistato, lavorato e assumere nuova vita. Una novità è quindi la crescita delle aziende che raccolgono prodotti o imballaggi scartati e ne creano di nuovi. Tra i materiali facili da separare e da riciclare ci sono carta e cartone, vetro, lattine in metallo e PET.
Un ulteriore contributo viene dato dalle etichette, che negli ultimi anni sono diventate oggetto di molti studi e che ad oggi possono considerarsi parte integrante di un packaging green. Scegliere il design dell’etichetta (estetica e struttura) per un prodotto parte dal focus su come confezionare il prodotto, migliorarne l’uso per i consumatori e consentire un consumo e uno smaltimento sostenibile.
Considerando il contenitore, è bene pensare alla sua sicurezza per preservare il prodotto. Al via dunque a contenitori di plastica riciclata o cartone, maggiormente resistenti e al contempo delicati per trasportare e consumare il prodotto tranquillamente e smaltirlo con maggior consapevolezza ambientale. Per altri articoli, dedicati a perdurare nel tempo, è bene prediligere invece un packaging in vetro o in materiali naturali lavorati, come fibre di piante o cotone.
Green Label Lab e le etichette totalmente green
La combinazione di confezione ed etichetta adesiva rende l’intero packaging lineare e professionale, poiché richiama lo stesso stile e lo stesso concept green. Inoltre, è conforme alle norme di sostenibilità e utilizzo da parte dei consumatori. Tali elementi sono importanti per il prodotto e per la reputazione di un brand. Ecco perché serve scegliere un adesivo su misura per il prodotto.
Vico Etichette ha ideato etichette biodegradabili e compostabili, fatte da materiale naturale al 100%. Grazie alla tecnologia di Green Label Lab® è possibile etichettare ogni prodotto, già provvisto di una confezione sostenibile, così da poter agevolare lo smaltimento o il riutilizzo del contenitore senza separarlo dall’adesivo.
Affidati a chi fa delle etichette green la sua missione
Noi di Vico Etichette abbiamo progettato diverse soluzioni per personalizzare le etichette e dar vita a packaging davvero ecosostenibili, che rendono ogni prodotto sicuro e al contempo rispettoso dell’ambiente.
Nel 2021 anche noi vogliamo puntare sull’innovazione per raggiungere gli obiettivi green richiesti dalla Commissione Europea… contribuendo un’economia circolare efficiente.
Per maggiori informazioni sulle nostre eco-etichette, clicca qui sotto.
Fabrizio Bonaccorso CEO