De-inking: pensare alla sostenibilità fin dall’inchiostro

Il de-inking è la pratica per cui si rimuove l’inchiostro dal packaging di un prodotto prima delle fasi di riciclo, in modo da aumentarne il grado di compostabilità.

Compostabilità: cos’è e riferimenti normativi

La compostabilità è la capacità di un materiale organico di trasformarsi in compost, sfruttando la biodegradabilità dei materiali di partenza. Per poter essere definito compostabile un materiale non deve essere solo biodegradabile, ma deve anche decomporsi in meno di 3 mesi.

Si può parlare di compostabilità del packaging dal momento in cui su questo la somma di inchiostri, vernici, colle od adesivi non superi un certo peso.

In particolare è la norma EN 13432 che indica i requisiti necessari affinché gli imballaggi possano essere definiti come compostabili.

De-inking e compostabilità

L’inchiostro è una componente fondamentale nel packaging e nell’etichetta del prodotto. Ma allo stesso tempo l’inchiostro rappresenta una grande sfida per quanto riguarda la qualità della materia che potrà essere compostata, la rimozione di questo è infatti un fattore fondamentale, in quanto gli inchiostri e le vernici utilizzate su un imballaggio non devono rappresentare più del 5% in peso dell’imballo totale.

Il processo di de-inking dipende dalla qualità della carta, ma anche dalla tipologia di inchiostro utilizzato e in particolare affinché un inchiostro possa essere rimosso deve essere attentamente studiato e quindi certificato. In particolare, grazie a recenti sviluppi tecnologici, questo processo di disinchiostrazione può ora essere effettuato anche solo attraverso il vapore acqueo.

vico etichette carta compost inchiostro

Valutare l’imballaggio del tuo prodotto nel complesso

Quando si effettuano delle scelte sui materiali che si vogliono adottare per il packaging del proprio prodotto è importante valutare non solo la singola materia che viene scelta, ma piuttosto basare le proprie decisioni sull’aspetto globale.

Come abbiamo avuto modo di ricordare in altri articoli, se scegliamo una carta FSC ma poi andiamo ad apporci un’etichetta in plastica, la scelta singola sul materiale è certamente ottima, ma poi non è coerente con quello che sarà il risultato finale, ovvero un imballaggio difficile da riciclare.

Allo stesso modo, quando si cercherà di strutturare tutta la propria filiera dell’imballaggio attorno a dei materiali che possano essere compostabili, è importante non solo assicurarsi che il materiale sia certificato come tale, ma anche che etichette e inchiostri lo siano.

Per questo motivo è importante verificare che gli inchiostri utilizzati siano certificati dalle regole predisposte dall’EuPIA, l’Associazione europea delle aziende nel settore della stampa.

Affidarsi a chi sa cosa serve per essere sostenibili

Vico Etichette da anni ha attivato un processo produttivo in grado di aiutarvi nella scelta non solo dell’etichetta, ma della strutturazione complessiva del vostro imballaggio, in modo che possiate essere certi che questo possa essere compostabile al 100%, dal materiale fino agli inchiostri utilizzati.

Se sei interessato a utilizzare il nostro processo produttivo Green Label Lab, contattaci, studieremo la soluzione che fa al caso tuo:

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Fabrizio BonaccorsoFabrizio Bonaccorso CEO

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