packaging a ridurre lo spreco alimentare

Come fa il packaging a ridurre lo spreco alimentare?

Riutilizzare” è sicuramente una delle parole d’ordine dell’ecosostenibilità. Ma prima ancora del riutilizzo è necessario pensare all’uso virtuoso delle risorse: in parole povere, non si devono sprecare materie prime.

Ci sono moltissime strategie per realizzare etichette e packaging a ridotto consumo di risorse e materiali. Ma le confezioni e l’etichettatura dei tuoi prodotti possono anche spostare l’asticella della sostenibilità ancora più in alto, diventando un aiuto concreto per ridurre gli sprechi.

È il caso di un settore nel quale etichette e pack sono essenziali: quello alimentare.

In che modo il packaging può limitare lo spreco del cibo? Introducendo innovazioni e buone pratiche nella sua produzione e nella sua gestione.

La situazione mondiale

Anche se molte persone fanno sempre più attenzione a non sprecare prodotti alimentari, i dati relativi al cibo che finisce nel bidone sono sconfortanti: secondo il Food waste index report 2024, realizzato dall’UN Environment Programme (UNep), nel 2022 sono state sprecate un miliardo di tonnellate di alimenti nel mondo, quindi circa il 19% del totale del cibo prodotto. 

Il 60% dello spreco avviene in casa, mentre i ristoranti e i punti vendita registrano rispettivamente circa il 29% di spreco e il 12%.  Purtroppo l’Italia non si piazza bene: se nel mondo una persona spreca in media 79 kg di cibo all’anno, nel nostro Paese si sale fino a 107 kg/persona di cibo buttato all’anno.

È facile comprendere, quindi, come le aziende produttrici possano avere un ruolo importantissimo nel promuovere una gestione più consapevole delle scorte alimentari domestiche, aiutando questi dati a scendere.

Un aiuto concreto per combattere lo spreco alimentare può essere anche scegliere con consapevolezza il packaging e le etichette per i propri prodotti.

Le innovazioni tecnologiche per prolungare la  shelf life

Il lasso di tempo durante il quale un alimento mantiene inalterate le sue proprietà è chiamato shelf life. Allungarla significa ridurre il rischio di spreco, perché le persone possono avere più tempo per consumare i prodotti che acquistano.

Grazie allo studio sempre attivo sulle materie prime per il packaging e le etichette, sono stati sviluppati materiali che sembrano davvero usciti da un film di fantascienza e che consentono una conservazione migliore e più lunga degli alimenti, senza l’uso di conservanti.

Si tratta di materiali innovativi che creano barriere efficaci contro aria, microbi e umidità, ma anche contro vibrazioni e urti. È il cosiddetto packaging passivo, che funge da difesa delle proprietà degli alimenti.

Ma la ricerca è andata ancora oltre, spingendosi verso la nuova frontiera del packaging attivo: questo è in grado di agire attivamente sul prodotto, ad esempio rilasciando antiossidanti e antimicrobici o assorbendo ossigeno per proteggerlo dagli agenti responsabili del suo deterioramento.

Due esempi:

  • Il progetto NanoPack, finanziato dall’Unione Europea: lavora sullo sviluppo di una pellicola con proprietà antimicrobiche, che agisce rilasciando piccole quantità di oli essenziali che sono in grado di prolungare la conservazione degli alimenti fino a 3 settimane.
  • Il progetto YPACK, anch’esso finanziato dall’UE: si concentra sulla progettazione e realizzazione di pack prodotti con materiali di riciclo (siero di latte e gusci di mandorle), e al momento ha condotto alla realizzazione dei prototipi di un film protettivo e di un vassoio con proprietà antimicrobiche, interamente compostabili e in grado di prolungare la durata in condizioni ottimali dei cibi che contengono.

Informare per non sprecare

Il packaging ha anche un’importante funzione educativa, e nasce sia per proteggere i cibi che per informare i consumatori sulla corretta conservazione degli alimenti e sul prolungamento del loro ciclo di vita utile alla consumazione. Le etichette giocano quindi un ruolo di primo piano nella lotta allo spreco, perché possono non solo indicare la data di scadenza, ma anche dare suggerimenti su come conservare al meglio i prodotti.

L’informazione passa ovviamente dai testi scritti sull’etichetta ma non solo: anche i materiali che scegli per la realizzazione delle confezioni lanciano un messaggio ai tuoi clienti. Se, infatti, utilizzi materie prime riciclabili, fai un’affermazione molto forte, perché ricordi al tuo pubblico che gli sprechi possono essere evitati.

Un packaging responsabile può davvero avere un impatto importante sul futuro del pianeta, anche consentendo di limitare lo spreco di cibo.

Noi di Vico Etichette ci occupiamo da anni di soluzioni di packaging ed etichettatura sostenibili per le aziende. Con il nostro Green Label Lab, troviamo la soluzione che rende più eco-friendly il tuo lavoro a partire proprio dall’etichetta.

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Fabrizio Bonaccorso CEO

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