Etichette: ecco 4 fattori da tenere in considerazione per crearle ad-hoc
Le etichette, così piccole e al contempo con così tante informazioni, sono sempre più richieste per i prodotti più diversi.
Fino a pochi anni fa, la loro applicazione su alcuni prodotti e macchinari era impensabile, in quanto questi strumenti operavano in ambienti troppo difficili e impegnativi.
Addirittura oggi, grazie alla scoperta di nuove tecnologie, si riesce anche a ricostruire digitalmente la forma originale dell’etichetta, recuperando le informazioni contenute al suo interno.
Tuttavia, queste tecnologie non sono necessarie se le etichette vengono fin da subito studiate nel dettaglio e realizzate su misura per la superficie e lo strumento dove dovranno rimanere una volta applicate.
Ma quali sono i parametri principali da tenere in considerazione per la creazione dell’etichetta perfetta?
Caldo e Freddo
Condizioni di temperatura eccessivamente elevate o basse, compromettono in modo negativo sia l’adesività sia la leggibilità dell’etichetta.
Per esempio, con un calore estremo la colla tende a scaldarsi colando fuori da dov’è stata applicata per poi staccarsi dal prodotto definitivamente.
Per ovviare a ciò, esistono delle particolari tipologie di colla che resistono facilmente in ambienti sia troppo caldi sia molto freddi.
Ovviamente, non è solo la tipologia di adesivo da tenere in considerazione, ma anche la superficie di applicazione ha un’importanza fondamentale. Per trovare la giusta combinazione è infatti necessario effettuare diversi test in laboratorio.
Ambienti abrasivi o meno
Esistono degli ambiti, come attrezzi in noleggio o parti di ricambio, dove si necessita di etichette che devono persistere nel tempo e ad un’usura impegnativa.
Devono resistere a sfregamenti, urti, acqua e via dicendo che possono danneggiare o rigare in modo irreparabile la nostra etichetta, compromettendone anche la leggibilità.
Anche in questo caso, per la creazione delle etichette sono necessari dei materiali molto specifici, tra cui PVC fuso, il poliestere, il polipropilene o altre pellicole sintetiche che siano fortemente durevoli nel tempo anche se stampate tramite la tecnica del trasferimento termico.
Presenza di solventi
Se lavori in un’industria chimica, sicuramente sarai sempre a contatto con agenti chimici di diversi tipi. Lo stesso vale per le etichette presenti su imballaggi, bidoni e attrezzature varie che devono resistere a sostanze spesso dannose per i materiali e per l’uomo.
In questo caso, potrebbero essere utilizzate delle sostanze abrasive nel ciclo di produzione che rischiano di rovinare l’etichetta, se questa non è studiata alla perfezione per resistere a queste.
Ecco perché, soprattutto in questi casi, è importante selezionare la combinazione perfetta di materiali e adesivi, anche perché, un piccolo errore di decisione ne comprometterà facilmente la lettura o l’aderenza.
Ambienti interni o esterni
Uno degli altri fattori da tenere in considerazione è se l’etichetta debba essere utilizzata in ambienti esterni o interni.
Ovviamente, se l’attrezzo o macchinario dov’è applicata viene per esempio adoperato al di fuori della fabbrica, questa dovrà resistere a variazioni climatiche, pioggia, vento, caldo e freddo senza danneggiarsi minimamente.
Per la sua creazione in questo caso è preferibile utilizzare materiali sintetici e adesivi permanenti (PVC o poliestere).
E tu, tieni in considerazione tutti questi aspetti?
Come vedi, i fattori da tenere ben presenti per trovare la giusta combinazione nella creazione dell’etichetta perfetta sono davvero tanti.
Noi di Vico Etichette abbiamo anni di esperienza nel settore e con il nostro metodo Label Lab® riusciremo a creare la tua etichetta su misura testandola e ri-testandola, nelle stesse condizioni dove essa verrà utilizzata, per raggiungere un risultato perfetto sotto ogni punto di vista.
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